Berardo Carboni
VolaVola è una storia corale che racconta varie sfaccettature della contemporaneità mettendo a confronto stili di vita, sentimenti e visioni di tre diverse generazioni. L’assunto di fondo del film è che l’utilizzo di determinati media influisce sulla definizione dei bisogni e la scelta delle aspirazioni di chi ne fruisce . Pur essendo un film drammatico. VolaVola emana fiducia per il futuro, dalla storia emerge infatti chiaramente la speranza che stiamo vivendo gli ultimi giorni di un lungo inverno e che il sistema di valori su cui si fonda la net generation contribuirà a rendere il mondo un posto migliore.
Nonostante sarà recitato anche da avatar VolaVola è visceralmente un film su gli esseri umani, un invito a essere vivi e vigili, ad avere uno sguardo proprio e sempre nuovo sulle cose. L’atmosfera sarà sincopata, iperrealista, vagamente surreale, non minimalista, molto dura e insieme sospesa.
Dal punto di vista strettamente linguistico il tentativo sarà quello di unire in modo pregnante ma libero tecniche di ripresa e stilemi propri di media tra loro diversi nella convinzione che il passaggio dalla rimediazione al mashup costituisca un importante formalizzazione visiva dell’esigenza di rigenerare la pratica cinematografica spostando il baricentro del proprio agire dalla mera riflessione metalinguistica ad una rifunzinalizzazione del lessico volta a perseguire una più profonda interazione con la realtà.
Nonostante sarà recitato anche da avatar VolaVola è visceralmente un film su gli esseri umani, un invito a essere vivi e vigili, ad avere uno sguardo proprio e sempre nuovo sulle cose. L’atmosfera sarà sincopata, iperrealista, vagamente surreale, non minimalista, molto dura e insieme sospesa.
Dal punto di vista strettamente linguistico il tentativo sarà quello di unire in modo pregnante ma libero tecniche di ripresa e stilemi propri di media tra loro diversi nella convinzione che il passaggio dalla rimediazione al mashup costituisca un importante formalizzazione visiva dell’esigenza di rigenerare la pratica cinematografica spostando il baricentro del proprio agire dalla mera riflessione metalinguistica ad una rifunzinalizzazione del lessico volta a perseguire una più profonda interazione con la realtà.
